ASSEMBLEA SI/NO? MA COME?

 

Le assemblee di condominio, da Marzo a questa parte, sono diventate, per noi amministratori, uno dei principali argomenti di conversazione su chat e social tra professionisti e su chat e telefonate tra condomini.

Il mantra "Assemblea si, assemblea no" è stato causa di divergenze complicate tra condomini e amministratore e tra gli stessi amministratori.

Abbiamo avuto "leoni da assemblea" che incuranti dei timori legati alla pandemia hanno convocato assemblee nei luoghi più disparati (forse manca lo stadio di Marassi tra i luoghi prenotati) ed abbiamo avuto "conigli da assemblea" che rigorosi e rispettosi di distanze e sicurezza si sono rifiutati di riunire una moltitudine di anime all'interno di un contenitore/sala (io personalmente sono un "coniglio da assemblea").

Non fosse per la bella trovata mediatica del SUPERBONUS 110%, a parte qualche effettiva urgenza improrogabile, il problema dell'assemblea si sarebbe sentito poco se non in quei condomini abitudinari o "rompiglioni" (per utilizzare un termine dell'esimio Avv.to Michele Forino).

Nel marasma dei decreti legislativi, decreti legge, legge, norme, regolamenti, consuetudini... sulle assemblee di condominio il nulla...

Coprifuoco, limitazioni agli spostamenti, divieti di assembramento, proroga termine di presentazione dei rendiconti, unanimità assemblee on line.

Un guazzabuglio di parole, pensieri, pareri e tesi che hanno avuto l'unico risultato quello di confondere e confonderci.

Meno male che ci ha pensato il TG a farci uscire dal dubbio amletico confermandoci, l'8 novembre, che le assemblee sono consentite!

E In tutte le zone, gialla, arancione e rossa!

Da convocare rigorosamente tenendo conto che alle 21:00 tutti devono essere a casa perchè c'è il coprifuoco e ovviamente in quelle sale/locali che per decreto sono chiusi, e dove non sono chiusi probabilmente non ci pensano neppure ad affittare ad un amministratore per un'assemblea condominiale.

Quisquilie il fatto che occorrono almeno 5 metri quadrati a condomino per consentire il rispetto della distanza di sicurezza (e non muovetevi mi raccomando che saltano le distanze...), la sanificazione prima e dopo, il controllo della temperatura e l'autodichiarazione di piena salute, un'entrata e un'uscita separata, gli stuart e le hostess che indicano le uscite di emergenza e come comportarsi in caso di emergenza... no, forse questi ultimi non sono necessari...

Insomma, in questa confusione mediatica e letteraria forse una cosa buona c'è... abbiamo sicuramente sperimentato tutti un approccio alle nuove tecnologie tra smart working (lavoro da casa era troppo borghese...), didattica a distanza (no scusate, nel momento che scrivo si chiama didattica digitale integrata) senza dimenticare le ore di insegnamento di videochiamate su whatsapp ai nonni e genitori durante il lockdown con l'unico risultato di vedere le crepe nel soffitto e nella migliore delle ipotesi la fronte e i capelli dei nostri cari... ma loro hanno avuto la fortuna di vederci in faccia!

Facendo tesoro di mesi di prove ed insegnamenti (qui inizia la parte seria) nell'ipotesi che davvero che il domani ci possa consentire di "vederci" (si spera non solo, che tristezza) anche tramite una webcam, ho approfittato di un periodo di quarantena (ahimè si, un positivo mi si è avvicinato!) per preparare una guida all'assemblea telematica tramite Google Meet.

Nei prossimi giorni comincierò a calendarizzare incontri con i condomini come se non ci fosse un domani, ora di colazione, pranzo e cena... 

Vedremo come sarà l'approccio e nella prossima puntata vi racconterò quante fronti e crepe ho visto! E perchè no, anche quante cose ho imparato da chi questi strumenti sa usarli meglio di me!

Intanto vi lascio la guida, anzi il tutorial che fa più "figo", in modo da cominciare a prendere confidenza con lo strumento.

Se lo seguite passo passo vi trovere in assemblea senza neppure accorgervene!

A presto e... ad maiora!